Una regione fertile
fin dai tempi antichi

La Campania fin dai tempi antichi gode fama di "regione fertile", dovuta ad una felice combinazione di fattori fisici, umani ed economici, che la pongono al primo posto in Italia per la varietà , la qualità ed il valore della sua produzione agricola. Le aree di maggiore concentrazione sono la pianura circumvesuviana e quella del Sele, la prima resa fertile dal Vesuvio, la seconda dall'omonimo fiume che la oltrepassa. Le prolifere pianure portano la Campania in una posizione di prestigio per la coltivazione di una grandissima varietà di ortaggi, largamente esportati e di notevole qualità tra cui: cavolfiori, agli, invidia, melanzane, cipolle, pomodori, lattuga, finocchi e legumi freschi (piselli e fagiolini), senza tralasciare la frutta: pesche, albicocche, ciliegie, loti, susine, pere, mele, etc. Nella regione campana hanno larga diffusione anche la vite, l'olivo e gli agrumi e per quanto concerne invece l'allevamento bovino, è diffuso il numero di bufali presenti nelle pianure del Volturno e del Sele, che producono buoni latticini